lunedì 3 marzo 2008

Bambini palestinesi e prigioni americane

Nel Corriere c'e' sia Allam che Romano.
Ma quando ho visto il titolo di ieri mi sono reso conto che l'anima del giornale appartiene al secondo.
Nel titolo di testa di prima pagina su Gaza si parlava di nuova shoa' e di bambini uccisi.
Al di la dei distinguo negli articoli anche il Corriere partecipa alla campagna antisemita che vede gli ebrei come i nuovi nazisti che fanno punizioni collettive e sterminano civili innocenti.
E chi e' piu' innocente di un bambino ?
Quando l'antisemitismo non e' piu' appannaggio di Diliberto e diventa sentimento trasversale e dominate bisogna chiedersi quale sia la paura profonda che lo genera.
A mio avviso questa paura e' l'America e la distanza sempre maggiore che l'Europa sta prendendo dalla sua nazione guida.
L'antiamericanismo e' un sentimento diffuso ma non puo' essere esplicitato.
L'antisemitismo ne e' il surrogato.
Sul Corriere del giorno prima c'era un piccolo articolo nel quale si diceva che in America ci sono in galera due milioni e mezzo di persone.
Un rapporto di 1 a 100 contro un rapporto in Italia di 1 a 1000.
Mi sarei aspettato un qualche commento sui motivi di una cosi sconvolgente differenza.
Niente.
Il non detto e' che il nostro modello sociale e' enormemente migliore.
E se invece le nostre galere quasi vuote fossero la testimonianza della nostra resa di fronte alla sfida della complessita' sociale ?
In America si tenta di governare le tensioni derivanti dalla multietnicita' attraverso la legge.
In Europa ci si arrende alla complessita' con un sistema di compromessi che spostano sempre piu' in la la resa dei conti.
In America non ci si nasconde di fronte al fatto che gli stati esistono solo in quanto c'e' una entita' sovranazionale (l'impero) che li governa.
In Europa si fa finta che l'impero non esista e si attribuiscono le crisi agli interventi armati americani e alla loro cowboistica incapacita' di mediazione.
Forse noi ebrei non facciamo di tutto per farci voler bene,ma se anche facessimo di tutto non e' detto che le cose cambierebbero.
I motivi dell'antisemitismo europeo sono molto al di fuori della natura del conflitto israelo palestinese.
Sono nella natura del conflitto Europa America.
Forse

p.s.
Il contatore in fondo mi dice che qualcuno mi legge.
Ma ci fosse mai un cane che si faccia vivo e mi dica cosa ne pensa.
Vabbe continuo a parlare da solo come i matti

2 commenti:

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

non parli da solo. è che non scrivi cose che si possano accontentare di un commento al volo!
carmen

Anonimo ha detto...

Sorry , sono uno spettatore silente .
Leggendo l'inizio del tuo post mi è subito venuto in mente che su altri blog ( che non commento per non essere flamer ) si parla spesso di una cospirazione mediatica per nascondere i crimini di Israele . Strano come una stessa pagina possa dar vita a due letture contrapposte .
Andrea
( sono quello a cui è piaciuto " Into the wild " )