INTO THE WILD
Se volete farvi del male andate a vedere questo film.E per piu' di due ore vedrete come il buonismo dilagante puo' uccidere.
Quello che mi ha fatto male e' che la storia alquanto dolorosa di questo ragazzo fortemente disturbato e bisognoso di cure psichiatriche a causa di un delirio di onnipotenza venga data in pasto allo spettatore bisognoso di esercitare la propria evasione dalla banalita' quotidiana ed il prorio delirio di onnipotenza .
Si sarebbe potuto raccontare la storia come un atto di accusa ed invece il regista e' connivente con il comportamento di tutti gli aldulti che circondano questo ragazzo e che non fanno nulla per fermarlo nella strada verso un suicidio appena appena mascherato.
Ma voglio restare in tema con questo blog che vuole essere attento ai particolari quasi insignificanti.
E devo dire che ci ho messo un po' a capire perche' i due piccolissimi fatti di cui parlero' mi hanno fatto arrabbiare cosi' tanto.
Ed e' perche' credo che il non rispetto per le piccole cose sia il primo virus delle grandi tragedie.
Primo.
Il ragazzo va a caccia con un fucile calibro 22.Il che e' del tutto logico per uccidere uccellini o scoiattoli.Il fatto ridicolo e' che dopo tanti animaletti uccide un alce.Un esperto di armi potrebbe dirmi che esiste anche un calibro 22 molto potente.Ma la storia si rovescerebbe.Un uccellino ne verrebbe completamente disintegrato.
Secondo.
Il ragazzo scende un fiume con rapide di sesto grado.In gioventu' sono stato canoista e mi permetto di dire che nessuno senza una grande preparazione tecnica e atletica potrebbe scendere quel fiume senza incorrere in sicura morte dopo 5 secondi.
La canoa fluviale uccide chi supera anche di poco le proprie capacita'.
Uscendo dal cinema piu' che arrabbiato ho sentito invece commenti favorevoli.
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3 commenti:
Semplificando brutalmente il ragazzo era un coglione , ma l'idea di fondo era giusta .
Ciao
Ormazad
Mi piacerebbe sapere quale e' secondo te l'idea giusta.
E non e' una domanda retorica
Grazie Luca
L' idea giusta è mollare almeno per un pò tutte le cazzatine e cazzatone che ci riempiono la giornata lasciandoci abbastanza vuota la vita . Ma probabilmente sono problemi solo miei personali . E ho il sospetto che scapparsene in Alaska o nel deserto di vattelapesca non risolva poi granchè .
Comunque , un tizio che parte per " le terre estreme " senza una mappa e che muore di fame in Alaska a Luglio non è sicuramente una cima , ma come per Cristoforo Colombo l' importante è che è partito , non dove è arrivato .
Ormazad
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